DIVINA COMMEDIA BY NICK

La Divina Commedia è un’opera che fa molto pensare, è l’idea dell’inferno, purgatorio, paradiso di Dante.

Questi sono i canti che abbiamo studiato meglio e io ho fatto un piccolo riassunto per ognuno di essi.

Canto I, II E III

Selva selvaggia

Dante immagina una foresta paurosa, sconosciuta. Dante è in preda all’angoscia perché non sa come uscire da lì. Dante dice che è così terribile che la morte lo è solo poco di più. Dante cammina, sempre paurosamente spaventato e giunge ai piedi di un colle. La salvezza sembra vicina ma tre bestie affamate, una lonza, una lupa e un leone gli sbarrano la strada ed è costretto a tornare indietro. Dante incontrò Virgilio che gli narrò la sua storia. Dante gli fa molti complimenti e dice che da Virgilio ha preso la passione; poi Dante rivela di aver incontrato le tre bestie e chiede aiuto alla "sua guida".

Virgilio rispose che doveva prendere un' altra strada se voleva salvarsi, perché le bestie non lasciano passare nessuno. Virgilio a questo punto si dichiara guida turistica ufficiale dell’inferno. e spiega a dante che è pieno di cose paurose. Dante dice che mettersi in cammino sarebbe una follia, Virgilio risponde dicendo di non aver paura. Dante dice:

- Andiamo, sii tu la mia guida, il mio signore, il mio maestro. Virgilio e dante arrivano all’entrata dell’inferno, dante sente urla, lamenti e un terribile frastuono. Sopra alla porta c’era scritto che da lì si entrava nel dolore e terno, non c’è più speranza. Dante chiede a Virgilio il motivo di così tanto rumore e di queste urla e egli dice che sono le anime degli ignavi, quelli che non seguivano o non avevano proprio ideali.

Successivamente Dante e Virgilio arrivano sul fiume Acheronte e vedono avvicinarsi Caronte che deve portare le anime malvagia sull’altra riva del fiume dove ci sono le tenebre eterne; poi si rivolge a Dante e dice di andarsene e le anime nude bestemmiano Dioe tutto quello che gli riguardava. Caronte fa salire le anime malvagie sulla barca e si allontanano sulle onde scure della palude.

Canto V

Minasse e il 2° cerchio: Paolo e Francesca

Dante scende dal 1° al 2° cerchio e incontra un altro mostro, Minosse, il re di Creta. Appena vede Dante lo attacca con frasi poco simpatiche e Virgilio dice che Minosse non può niente contro la volontà divina e quindi passano.

Dante vede e soprattutto sente queste strane anime e chiede cosa hanno fatto, Virgilio spiega a Dante che quelli sono i lussuriosi.

Due spiriti si avvicinano a Dante: sono Paolo e Francesca, questa è la loro storia:

Francesca dovette sposare Malatesta, signore di rimini, un uomo volgare. Lei si innamorò di Paolo, bello e gentile. Furono scoperti e uccisi.

Canto XI

Il Minotauro

Dante arriva al 7° cerchio, sotto di lui c’è il Minotauro, un mostro mezzo uomo e mezzo toro, viveva a Creta dentro il labirinto costruito per tenerlo prigioniero fino a quando Teseo lo uccise.

Canto XIII

Il bosco dei suicidi

Dante giunge a riva, e entra in un bosco intricato senza sentieri, qui le Arpie fanno i loro nidi. Esse hanno grandi ali, artigli, emettono lamenti mostruosi. Virgilio dice a Dante di essere giunto dove vengono puniti i suicidi. Dante sente grida e lamenti, si ferma impaurito e Virgilio gli dice di strappare un ramo da un albero; Dante esegue e l’albero emette un gemito, le persone suicidate vengono punite facendole diventare alberi. Poi Dante vede due anime dannate che scappano da delle bestie, un’anima si nasconde in un cespuglio e viene sbranata, il cespuglio sanguina e si lamenta. Egli disse di essersi impiccato a casa sua. Dante rimane molto impressionato e fece quel che poteva: raccolse le sue povere foglie.

Per concludere vorrei dire che nella vita conta il proprio pensiero, l’utilizzo della propria fantasia e delle proprie idee senza avere il bisogno di seguire la massa come spesso capita.

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